Come affrontare l' esame orale maturità 2022

La maturità è un passaggio molto importante per ogni studente, un punto di arrivo e allo stesso tempo un punto di inizio per la creazione del proprio futuro. Affrontarla in maniera corretta è il primo passo affinché tutto vada secondo i piani, senza sorprese dell’ultimo minuto o crisi di panico che possono comprometterne il risultato. Il momento che crea maggiore tensione negli studenti è l’ esame orale, che generalmente avviene qualche giorno dopo il termine degli esami scritti. In questa fase è importante avere il giusto spirito e non lasciarsi sopraffare dalle emozioni.

Esame orale maturità 2022

Per ciò che riguarda i regolamenti del 2022 per l’esame orale di maturità, quest’anno al colloquio ogni studente si ritroverà davanti una commissione composta da sei commissari interni e un presidente della commissione esterno. È importante sapere questo perché molte volte l’idea di poter avere davanti a sé professori conosciuti e consapevoli di tutto il percorso dello studente negli anni di scuola superiore, può essere molto d’aiuto. Detto questo, l’esame orale consisterà in una prima parte dedicata all’analisi di un determinato materiale scelto dalla commissione stessa, ovvero un documento, un progetto, un problema, o un testo.

Poi, nel corso dell’esame, lo studente candidato deve riuscire a dimostrare di aver acquisito le dovute competenze in merito ai metodi e ai contenuti delle singole discipline del programma didattico dell’ultimo anno, rispondendo dunque alle domande che verranno proposte dalla commissione. Infine, lo studente sarà chiamato ad analizzare tramite elaborato multimediale o relazione, le diverse esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Quest’anno in merito alla valutazione dell’esame orale, quest’ultimo potrà essere valutato fino a 25 punti.

Consigli per affrontare al meglio il colloquio orale

Dopo aver visto in cosa consiste per quest’anno il colloquio orale per l’esame di maturità, vediamo alcuni consigli per affrontarlo al meglio. Prima di tutto, il consiglio più importante e forse anche quello più scontato è cercare di arrivare davanti alla commissione quanto più preparati possibile, in termini di studio e competenze acquisite. Detto questo, è importante comprendere anche che nonostante l’ansia generata da questo tipo di esame, in realtà quest’ultimo non rappresenta il tutto o niente, o il momento fatidico in cui ci si gioca tutto il percorso scolastico.

L’esame orale è soltanto una verifica finale delle competenze acquisite, il cui risultato va a unirsi a quelli degli esami scritti e soprattutto al rendimento e ai crediti acquisiti durante gli anni scolastici. Questo colloquio andrebbe dunque visto come la possibilità di chiudere il proprio percorso di scuola superiore dimostrando di essere scresciuti, e di aver maturato non solo competenze didattiche ma anche, e soprattutto, metodi e atteggiamenti adatti ad affrontare ciò che verrà in seguito.

Proprio per questo, è importante (per quanto complicato) cercare di rilassarsi prima dell’esame, non lasciarsi sopraffare dalle emozioni del momento e continuare a pensare alle proprie capacità sempre in positivo. Davanti alla commissione non dimostratevi titubanti, cercate di essere sicuri di voi stessi e dei vostri progetti, e fate del vostro meglio. La vera vita inizierà fuori da quella scuola, e non sarà certo un esame di maturità a potervi fermare.

 Cosa ha di speciale la maturità 2022 rispetto alle altre? Arriva dopo due anni di Covid e dopo la sperimentazione di un nuovo tipo di esami, svolti online e solo oralmente. Le proteste dei mesi scorsi, da parte di molti studenti, erano rivolte a mantenere anche per quest’anno la stessa modalità, ovvero niente esami scritti, ma solo tematiche orali, anche se stavolta svolte di presenza. Una sorta di ritrosia verso gli scritti, forse visti come più difficili. Adesso che mancano solo pochi mesi al gran finale, a che punto si è arrivati? Quali sono le notizie attendibili sulla maturità 2022 e sul suo svolgimento?

Requisiti per l’ammissione all’esame di Stato

Per essere ammessi all’esame, anche per il 2022, resta invariato il giudizio da parte degli insegnanti e il percorso dei quattro o cinque anni di liceo precedenti all’esame. Alcune valutazioni potranno essere cambiate, all’ultimo minuto, da prove in classe che riescano a risollevare la media.

Non saranno considerati valori per l’ammissione alla maturità né le prove Invalsi né i PCTO (alternanza scuola-lavoro). Validi invece i crediti scolastici maturati nel corso della carriera scolastica ed extra scolastica dello studente. Il nodo cruciale invece resta quello degli esami finali, in particolare delle prove scritte.

Come si svolgerà l’esame di maturità 2022

Le proteste non hanno avuto esito, perché il Ministero dell’Istruzione ha deciso che la maturità torna come un tempo: prove scritte e sessione orale. Quello che cambia è che le prove scritte saranno solo due, e non più tre come si era sperimentato prima un paio di anni fa. La prima prova sarà di italiano, un tema o un saggio che dimostri quanto lo studente sia padrone della prima lingua.

La seconda prova verterà sull’indirizzo di studio del liceo: lingue, matematica, arte, latino o greco e così via. Con un cambiamento interessante però: questa prova verrà decisa all’interno dell’istituto stesso, e non dalla sede ministeriale. Saranno tre le tracce disponibili per la seconda prova e ne verrà estratta a sorte una la mattina dell’esame stesso.

I voti di entrambe le prove si sommeranno al voto finale della sessione orale, che andrà a toccare le materie scolastiche ma anche l’esperienza maturata durante il PCTO. Un piccolo cambiamento viene apportato al punteggio. Non più 40 punti per il triennio finale e di 60 per le prove d’esame ma piuttosto 50 punti per le valutazioni del triennio e 50 per le prove di esame. Ogni scritto varrà 15 punti, l’orale 20.

Reazioni alla decisione sull’esame

Le reazioni alla decisione sull’esame sono state di protesta, da parte degli studenti ma anche da parte di un 35% di insegnanti. La maggioranza dei docenti però si dice sollevata del ritorno alle “vecchie abitudini”. In particolare per la prova di italiano. La nostra lingua sta vivendo un momento di declino, aggravato dall’uso sempre più diffuso di collegamenti online e di inglesismi. Dimostrare la propria “maturità linguistica” con un esame di italiano completo è importante per determinare quanto la scuola stia funzionando nel dare ai giovani una istruzione sicura per il futuro.

Il MIUR da pochi giorni ha approvato definitivamente quello che sarà il calendario per l’anno scolastico in corso, fissando anche le date per le prime prove dell’ esame di Stato 2022. Ovviamente tali comunicazioni sono state date con riserva poiché anche se la situazione di forte emergenza causa Covid ormai pare passata, la situazione non è ancora del tutto stabilizzata.

Si torna alla formula tradizionale

Per l’anno accademico in corso 2021-2022 la prospettiva è quella di tornare a svolgere un esame di Stato tradizionale. Si volta pagina quindi rispetto ai due anni passati in cui si è affrontato l’esame di maturità con un unico e solo maxi orale, definito da molti una versione “light” dell’esame di Stato. La Maturità 2022 partirà con le due prove scritte, quindi, che si terranno rispettivamente il 22 giugno ed il 23.

Seguirà l’esame orale da sostenere di fronte alla commissione che sarà mista, ovvero costituita da docenti interni e da commissari esterni (le cui discipline d’insegnamento saranno rese note solo all’inizio dell’anno prossimo). Identiche le modalità di ammissione all’esame che saranno quindi:

  • la sufficienza in tutte le materie di studio (insufficienze possono essere ammesse solo su delibera della commissione);
  • un voto in condotta sufficiente;
  • frequenza scolastica per almeno ¾ del monte ore annuale
  • partecipazione alle prove Invalsi 2022 (che saranno a marzo 2022);
  • conclusione delle ore di alternanza scuola lavoro.

L’esame di maturità: le prove scritte e l’orale

Le prove scritte

Le prove scritte per la maturità 2022 saranno quella di italiano, identica per tutti gli istituti d’Italia, e quella multidisciplinare. Quest’ultima cambierà da indirizzo a indirizzo e verterà su due o più materie caratterizzanti. Le specifiche materie saranno decise dal MIUR nei prossimi mesi, quindi si sapranno approssimativamente verso la fine di gennaio 2022. Le tracce della prova di italiano si potranno scegliere tra tre, a libera scelta dello studente, e non si sapranno che il giorno dell’esame stesso. Ogni qualsivoglia pronostico su quali potrebbero essere è quindi solo teorico.

L’analisi del testo (prosa o poesia) sarà la tipologia A, il tema argomentativo (che avrà diverse tipologie di sviluppo) sarà la B, il tema d’attualità la tipologia C. Negli ultimi anni è stato stabilito che una delle proposte della tipologia B sarà sempre il tema storico. Il tempo a disposizione per la prima prova è uguale per tutta Italia, mentre la durata della seconda dipende dall’indirizzo scolastico.

L’esame orale

A ogni studente, dopo aver sostenuto le prove scritte, verrà dato un appuntamento per sostenere l’esame orale. Niente più tesina multiargomento, com’è stato negli ultimi anni. Si comincerà il colloquio con una o più domande avanzate dai docenti riguardanti le materie del quinto anno in elenco. Tale elenco lo studente potrà visionarlo già prima dell’inizio degli esami, per prepararsi.

L’esame si concentrerà poi sul racconto dell’esperienza fatta dallo studente nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro (su cui lo studente avrà presentato una relazione) e terminerà con dei quesiti sulla materia Cittadinanza e Costituzione e, talvolta, con una discussione sulle prove scritte.

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