Caro libri nella scuola tradizionale: un motivo in più per scegliere la scuola online

Per gli italiani non bastavano già le problematiche correlate alla scuola tradizionale per via della pandemia, come per esempio l’uso delle mascherine e l’assenza di tanti docenti no vax o comunque per via del Covid. Oltre al fatto che ultimamente si è aperta l’ennesima crisi causata dal caro-bollette di questi ultimi mesi.

Adesso, in più, si sta anche avvicinando l’istruzione dei propri figli, che purtroppo comporterà notevoli difficoltà economiche a tanti genitori. Difatti settembre è ormai vicino come anche l’inizio di un nuovo anno scolastico.

I vari costi da sostenere

Per i giovani studenti che inizieranno il primo anno di un liceo oppure di un istituto tecnico, per esempio nella regione lombarda, la somma approssimativa che si dovrà spendere per i testi scolastici, corrisponde a circa 500 euro che potrebbero però anche aumentare.

In base a ciò che è stato appurato dal Ministero dell’Istruzione, la spesa media per un alunno del primo anno della scuola superiore corrisponderà a 341 euro circa, senza includere i dizionari. Mentre al liceo tale cifra sale a 351 euro. In pratica si stabilisce una soglia precisa di spesa per ciascuna classe e per ogni indirizzo di studio.

Il dirigente scolastico ha il preciso compito di effettuare un controllo, affinché tali cifre non possano lievitare. Ciò tenendo presente che i consigli di classe possono andare a sforare soltanto del 10% la soglia.

Libri scolastici sempre più costosi

Un altro aspetto che non è assolutamente gradito dai genitori è quello riguardante l’aggiramento dei testi scolastici che si definiscono “solo consigliati”, ma in realtà poi risultano essere obbligatori. In tale settore sono incluse esclusivamente le opere di tipo monografico oppure quelle per approfondire.

Prendendo sempre come esempio la Lombardia, le cifre si aggirano tra i 357 euro per quanto concerne il liceo classico, fino a giungere ai 371 euro parlando invece del liceo scientifico. Però è importante tener presente che ci sono troppe classi in cui si va oltre la spesa consentita. Esattamente sono più di 4 mila euro.

Ciò in quanto i prezzi correlati ai testi scolastici aumentano sempre più, col trascorrere degli anni. Conseguentemente, anche per gli insegnanti non è affatto semplice riuscire a contenere i costi complessivi. Inoltre, in riferimento ai licei, va a gravare anche la spesa collegata ai dizionari di Latino e di Greco. Difatti si tratta precisamente di una spesa di ulteriori 80/100 euro aggiuntivi per ogni volume.

Per le scuole superiori tecniche e professionali, bisogna pensare anche all’acquisto del materiale scolastico. Così facendo, però, la cifra finale andrà ovviamente ad aumentare ulteriormente. Ecco perché poi si arriva con così tanta facilità alla somma di 500 euro.

Conclusione

Attualmente molte famiglie italiane devono affrontare quotidianamente problemi collegati all’aspetto economico. Tra l’altro il continuo aumentare dei prezzi nei supermercati oltre a quello delle bollette, di certo sta contribuendo ampiamente a procurare ancora più crisi in tanti nuclei familiari.

Quindi si può comprendere benissimo quanto pure il costo eccessivo che i genitori devono spendere per il materiale scolastico dei figli, possa incidere in maniera negativa sulla vita di tanti italiani. E che, allo stesso tempo, l’istruzione online possa invece essere ancor più incentivata dai costi minori da sostenere e dall’aiuto in più che viene fornito nella distribuzione di dispense e materiali gratuiti.

Il 2018 è stato un anno importante per la scuola poiché, come già sappiamo, sono state introdotte diverse novità, alcune delle quali entreranno in vigore con il prossimo 2019, come la nuova maturità 2019. La riforma della scuola, tuttavia, ha introdotto una novità molto discussa nel corso degli ultimi mesi, cioè il percorso formativo dell’alternanza scuola lavoro.

Si tratta in sostanza di un percorso svolto all’interno delle aziende del proprio territorio, musei, istituzioni pubbliche o private con l’obiettivo di “toccare con mano” il mondo del lavoro e le sue peculiarità. La scelta della tipologia di impresa o ente dipende dal tipo di scuola superiore che si frequenta. Lo studente dopo essere stato presentato ai vari reparti, dovrebbe trascorrere qualche ora “di lavoro” in diversi di essi per provare questa nuova esperienza affiancando i lavoratori impegnati nelle loro attività.

L’impegno orario dell’alternanza scuola lavoro è variabile anche questa in base all’istituto superiore: si va dalle 200 ore del liceo alle ben 400 delle scuole professionali. L’obiettivo del progetto alternanza scuola lavoro è ufficialmente quello di aiutare il ragazzo a capire quali sono i suoi desideri per il futuro, consentendogli di farsi una prima idea di quello che è il mondo del lavoro. Le ore di alternanza scuola lavoro sono considerate come ore di formazione e di lezione e di conseguenza sono obbligatorie. Le aziende e gli enti che partecipano al progetto ospitando gli studenti vengono scelte dal preside e dal Registro Nazionale.

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Lo studente potrà fare riferimento a due tutor, uno interno alla scuola e uno interno all’azienda dove farà l’alternanza scuola lavoro. Queste due figure saranno responsabili dello studente e dovranno assicurarsi che tutto proceda come previsto, nel rispetto dei suoi diritti e dello scopo formativo dell’esperienza.

Le polemiche sull’alternanza scuola lavoro

È proprio relativamente su questo punto, cioè sullo scopo formativo dell’esperienza, che negli ultimi mesi si sono consumate le polemiche. Se ipoteticamente il progetto di alternanza scuola lavoro dovrebbe prevedere l’affiancamento di figure professionali nel loro lavoro, così da fornire allo studente un apprendimento “sul campo”, sono in molti i ragazzi che hanno obiettato che non è stato affatto così. Pare che in molti casi, infatti, le aziende abbiano semplicemente usufruito della forza lavoro giovane e gratuita per lo svolgimento di lavori di routine, facili e umili, senza che questi potessero in alcun modo arricchire lo studente.

Polemiche, cortei, petizioni da parte di genitori e ragazzi sono state quindi la conseguenza di questo “sfruttamento”, allo scopo di richiedere la modifica della norma. Alla luce di quanto verificato e delle numerose testimonianze che hanno dimostrano situazioni non in linea con l’obiettivo del progetto, anche diverse associazioni e la CGIL si sono accodate alle proteste, richiedendo di rivedere il decreto. Questo perché in diversi casi i controlli non sono stati sufficienti e c’è stata spesso una violazione dei diritti sul lavoro degli studenti. Ad essere messi sotto accusa sono anche i tutor che avrebbero dovuto fare maggiori controlli.

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Diploma online: c’è l’alternanza scuola lavoro?

Nell’alternanza scuola lavoro al termine del percorso formativo di tirocinio allo studente viene data una valutazione sull’esperienza anche in base a una relazione redatta dallo stesso in forma di tesina. Tale valutazione e la relativa relazione costituirebbero documenti necessari ANIEF per poter accedere all’esame di maturità 2019. Il percorso di alternanza scuola lavoro sarà altresì tema che verrà affrontato durante il colloquio orale.

Come funziona nel caso di studenti non frequentanti che presentano semplicemente gli esami a fine anno da privatisti, come gli studenti delle scuole online? Per chi sceglie di fare il diploma online, quindi, di non seguire le lezioni fisicamente in istituto c’è una maggiore elasticità. Essi, infatti, in quanto candidati esterni possono farsi certificare le attività fatte esternamente come stage formativi e saranno validi come alternanza scuola lavoro, ovviamente a seguito dell’approvazione della commissione d’esame. Studenti lavoratori, quindi, potranno conseguire il diploma online tranquillamente.

La documentazione relativa a queste ore di formazione dovranno comunque essere riconosciute e attestate dai datori di lavoro o da chi ospita tali studenti per il percorso di alternanza scuola lavoro. Durata, tipo di attività, lavori svolti ed eventuali nuove competenze acquisite dovranno essere attestate e messe nero su bianco. Il monte ore di alternanza scuola lavoro per gli studenti che si diplomano online come esterni dovrà essere almeno del 75% delle ore previste dal relativo istituto.

L’ultima parola, in ogni caso, sarà della Commissione che deciderà se il percorso formativo di stage sarà da considerarsi alla pari dell’alternanza. La presentazione di riconoscimento del percorso di stage come alternanza scuola lavoro dovrà essere presentata alla Commissione entro tempi prestabiliti e quest’ultima fornirà una risposta affermativa o meno entro minimo 10 giorni prima dell’esame di Maturità.

Per maggiori informazioni, per avere un aiuto nella scelta della scuola che fa per te o un preventivo gratuito, contattaci!


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